Uno di questi è sicuramente l'alalonga o alalunga... chiamata anche tonno bianco per la sua stretta parentela con il re delle scatolette di latta. In effetti sia il tonno che l'alalunga fanno parte della stessa famiglia, quella degli sgombridi, ma a differenza del cugino più famoso, l'alalunga ha una carne bianca e delicata, compatta e povera di grassi, ideale anche da fare sott'olio nei vasetti. Il nome di questo pesce deriva da un particolare del suo aspetto molto caratteristico e distintivo: le pinne pettorali molto lunghe e affusolate. La parte dell'alalunga che utilizzeremo per questo piatto è la surra ( anche questo termine di origine araba...) , ovvero i filetti appartenenti al ventre del pesce, boccone prelibato e gustosissimo.
Oggi vi spiegherò come prepararlo in un modo squisitamente tradizionale: alla ghiotta. La ghiotta, che sembra abbia origine araba, è una preparazione a base di pomodorini, capperi, olive e cipolla (o aglio...), che si usa spesso per accompagnare i pesci al trancio. Esiste anche una versione più ricca che prevede anche l'aggiunta di pinoli e uvetta e per alcuni pesci, tipo lo stocco, anche di patate. Io vi lascio la mia ricetta della ghiotta più tradizionale e secondo me, veramente deliziosa.
ALALUNGA "A GHIOTTA"
2 filetti di alalunga della surra
8 pomodori datterini o ciliegia
un pugno di olive verdi
aglio e cipolla (per non far torto a nessuno...)
capperi a piacere
basilico e peperoncino
olio EVO
Preparazione del filetto: questa operazione la definirei preliminare, perchè andremo a cuocere il pesce per pulirlo meglio, prima di preparare la ghiotta. Mettiamo i filetti di surra in una padella capiente con un dito di acqua, disposti con la pelle a contatto della padella. Facciamoli bollire per una decina di minuti e comunque il tempo che da rosa diventino bianchi. Togliamoli dalla padella e facciamoli appena intiepidire, quindi puliamoli dalla pelle e da qualche spina sopravvissuta al pescivendolo. ne ricaveremo dei bei filetti bianchi e compatti che metteremo da parte.
In un'altra padella versiamo un paio di cucchiai d'olio EVO, la cipolla e l'aglio tagliati finemente e i pomodorini appena schiacciati. Facciamo cuocere per un paio di minuti, regoliamo di sale e uniamo i capperi dissalati e le olive a rondelle. Continuiamo ancora per qualche minuto la cottura, quindi aggiungiamo il basilico spezzettato a mano e il peperoncino, mescoliamo bene ed adagiamoci dentro i filetti di alalunga. Facciamo comporre bene il pesce con la ghiotta, mescolando delicatamente per qualche minuto . Serviamo tiepido e buon appetito!
non conoscevo questo pesce, anche perchè anch'io preferisco i "senzalische", ma il modo in cui l'hai cucinato è moooooolto invitante!!! ;)
RispondiEliminaQuesto pesce da noi non arriva, ovvero non si pesca. Dovrei controllare se è quello che qui chiamano tonnetto. Dalla foto non si vede bene. Interessante la ricetta.
RispondiEliminaho un ricordo, tra l'altro recentissimo di una cooking session di un pomeriggio intero passata a fare il mozzo proprio per sfilettare il pesce..terribile! comunque chi poi ha mangiato ha lodato il filetto perfetto (per fortuna!) La ricetta è già una delle mie preferite.
RispondiElimina;-)
Hai ragione ai bambini piace il pesce "senza spine" e posso anche capirli, ma gli uomini? Vorrà forse dire che in realtà non sono mai cresciuti? :-D
RispondiEliminaParlando di bambini... questo tuo piatto mi riporta all'infanzia. Grazie
Non conosco l'alalunga ... ma il tuo piatto sembra davvero DELIZIOSO !! come sempre !!!!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Ma che bello questo pesce! E che bel nome! Mi hai fatto venir voglia di provarlo. :))
RispondiEliminaMa che bel blog! Stupende le immagini, bellissime le ricette... sono estasiata! Ho copiato decine di ricette, dal semifreddo Rocher agli hamburger stecco, dalla pasta ai fiori di zucca con ricotta e pesto alla Viennetta home made.
RispondiEliminaBravissima!
Carmen
Mi piace molto come presenti le tue ricette! Sempre invitanti.
RispondiEliminaL alalunga, uno dei pesci della mia infanzia.. Cucinato al sugo, arrostito al salmoriglio, la coda di allunga ripiena di formaggio e aglio. Oppure fritta con la ciipollaya, come le costardelle! Che ricordi💓.
RispondiElimina