Il tempo passa e nascono due figli, Francesco e Maria, ed Antonio commercia ciò che produce ed apre una bottega. Maria cucina le sue zuppe nei piatti bianchi e neri... qualcuno si rompe, qualcuno si scheggia e il tempo scorre veloce. Arriva il 1919, la guerra è finita da poco... bisogna riprendere a costruire... Francesco sposa Vittoria e continua l'attività di famiglia. I suoi genitori vivono con lui. Ora ci sono piatti nuovi in cui mangiare ma Antonio e Maria, ormai anziani, vogliono continuare a mangiare il macco di fave nei loro piatti bianchi e neri. Passano gli anni, nascono tre figli maschi, Antonio, Mario e Rocco, altri piatti si rompono, quelli di Antonio e Maria .
Vittoria conserva gli ultimi quattro piatti bianchi e neri gelosamente in ricordo dei suoi suoceri e quando cucina il macco lo fa pensando a loro.
Il tempo scorre ancora: siamo alla fine degli anni '40. Un'altra guerra, un altro dopoguerra. Tutto ancora da ricostruire.
Antonio sposa Teresa e hanno tre figli: Francesco, Vittoria e Nuccia. L'attività di commercio continua perchè la terra non tradisce mai. I piatti sono sempre lì, ben custoditi, nella vetrina "dei servizi buoni" di Teresa e il macco non manca mai tra i piatti di famiglia.
Il tempo scorre ancora : Vittoria si sposa con Dino e ha due figli. Una femmina e un maschio.Io e mio fratello.
Questa è la storia della mia famiglia.
Questo è il macco di fave. Questi sono i piatti bianchi e neri oggi custoditi gelosamente nella vetrina "dei servizi buoni" di mia madre...... dal 1870.
MACCO DI FAVE
mezzo chilo di fave fresche decorticate (io ho usato quelle dell'orto di mio suocero che congelo durante l'estate per averle anche in questo periodo...)
una cipolla di Tropea o due cipollotti
un pomodorino maturo
olio EVO
Mettiamo a soffriggere l'olio e la cipolla, affettata sottilmente, quindi uniamo le fave e le facciamo andare a fuoco vivace per qualche minuto. Uniamo il pomodoro spellato e tagliato a cubetti e mescoliamo bene; regoliamo di sale e uniamo un bicchiere d'acqua.
Facciamo cuocere le fave con il coperchio e a fiamma bassissima. Ogni tanto controlliamo la cottura (unendo se occorre qualche cucchiaio d'acqua) e schiacciamole un pò.
Proseguiamo la cottura in questo modo fino a quando le fave non si saranno completamente cotte e ridotte in purea.
Proseguiamo la cottura in questo modo fino a quando le fave non si saranno completamente cotte e ridotte in purea.
Serviamo ben calde, accompagnando la
zuppa con un filo d'olio Evo e se vi piace, come piace a me, un cucchiaino di crema di peperoncino.
zuppa con un filo d'olio Evo e se vi piace, come piace a me, un cucchiaino di crema di peperoncino.
Capirete perchè appena ho letto del contest di Aboutfood dedicato a fave e piselli questa è stata la prima ricetta a cui ho pensato!
e al calendario di Ammodomio
e al contest di Sapori dei sassi.
Non avevo mai visto un macco di fave così bello e con cotanta storia alle spalle!
RispondiEliminaFosse per me ti farei vincere il contest ad occhi chiusi!
Il macco è un piatto magnifico!
Ciao, piacere di conoscerti...il tuo blog è delizioso e il titolo è una garanzia!!! Ti seguirò di sicuro...
RispondiEliminaBel piatto, ricco di genuinità!! Un bacio
Patrizia
..il MACCO è una filosofia di vita, un catalizzatore d'affetti e un collante di anime. Non riusciresti mai a litigare con qualcuno che ha mangiato il MACCO al tuo fianco. Più della bagna cauda, più della grolla..un MACCO è per sempre, ti sta vicino vicino.. e di solito, si ripropone.
RispondiEliminaUna soluzione per tutte le guerre, sarebbe costringere i vari capi di stato a mangiare MACCO e bruschetta ad ogni riunione internazionale..
Braverrima, Noi.
...MI HAI CONVINTO A MANGIARE IL MACCO!!!
RispondiEliminaQuesta volta assaporerò questo piatto come fosse la prima volta, e sono certa il suo sapore nuovo sarà molto molto più "ricco" di quelli precedentemente passati!!!
Beh!!! ma le tue meritano tantissimo, un macco è sempre un macco, arricchito anche dalla dolcezza delle cipolle...bastano solo le foto per far venire l'acquolina...sai i piatti con le battute di caccian mia mamma ancora le conserva...tutti...baci...hai visto le occhiate?...a presto.
RispondiEliminaCiao,piacere di conoscerti,complimenti per il blog molto bello e per questo post,una storia vera,raccontata con un pizzico di poesia che rende tutto un po' speciale.
RispondiEliminaQuesta zuppa poi e' favolosa,e presentata benissimo.Per me' hai gia vinto!
Ti seguo,cosi' non mi perdo nulla.
Se ti va di passare da me tiaspetto
Un abbraccio e una buon pomeriggio.
Ciao,Fausta
Grazie a tutti per le meravigliose parole! E' una ricetta a cui tengo molto e spero che questo piccolo post possa contribuire a valorizzare la semplicità antica di questo piatto.
RispondiEliminacavolo, bellissima la storia della tua famiglia così raccontata ed il piatto è meraviglioso!
RispondiEliminaLa ricetta immagino già quanto sia buona!
che bel post! pieno di calore di famiglia, di sapori tramandati. hai riunito l'essenza di te stessa in un piatto che ha l'aria di essere buonissimo. I piatti sono meravigliosi, un vero tesoro.
RispondiEliminagrazie di aver condiviso tutto questo con noi
Accidenti che storia!!! I piatti sono davvero favolosi, così come la ricetta.
RispondiEliminai favi a maccu.
RispondiEliminaun piatto che mio padre adora e che noi tre figli odiavamo.
ora io adoroil macco.
le fave sia fresche che secche.
e la tua storia è bellissima.
sei diventata superba con questo blog.
troppo bello .
troppo.
brava alge :*
Erica, Eleonora, Marina : sono contenta che abbiate colto le emozioni che ho provato mentre scrivevo questa storia. Vi ringrazio di cuore...
RispondiEliminaLore: Le tue parole sono particolarmente gradite e ti ringrazio. Dette da te, che mi hai vista crescere in questo percorso, hanno un valore aggiunto.
Più la guardo e più mi piace! la tua foto è meravigliosa! (anche la ricetta ovviamente!) bravissima!
RispondiEliminache bella storia, un piatto ha più sapore se dietro c'è una storia a cui collegarla, emozioni che si riaccendono come quando si ascolta una musica.complimenti. e i piatti sono pazzeschi!
RispondiEliminaBellissime .....la storia, la foto e la ricetta
RispondiEliminami sono commossa per la tua storia!
RispondiEliminacomplimenti e complimenti per la meritata vittoria!
Paola