giovedì 31 gennaio 2013

Quattro Chiacchiere...gluten free!

Qualche giorno fa mi sono accorta che nel blog non avevo mai pubblicato la ricetta delle Chiacchiere senza glutine..... Infatti una lettrice celiaca mi ha scritto chiedendomi le dosi per farle e così spinta dal Carnevale che incombe e dalla gentile chiesta, ho preso farina, uova, nonna papera e Canon e mi sono messa all'opera. Certo... potevo scegliere un altro pomeriggio di gennaio...quasi febbraio.... per friggere (nonostante io adori il forno... queste sono di quelle cose che possono solo essere fritte.... Anche se.... mai dire mai!), visto che mi attendeva un pomeriggio a scuola di mio figlio... ma, sapete com'è.... quando mi metto in testa una cosa!!!
Conclusione della vicenda: nonostante le precauzioni ( cuffia in testa, finestre spalancate, cambio d'abito...) uscita di casa per salire in macchina mi sembrava di sentire il lieve olezzo del "compagno indesiderato". Arrivo alla riunione, continuando ad annusarmi i capelli di nascosto... poi chiedo alla mia vicina di sedia, figlia di un'amica...e lei....No...non si sente nulla!
Alla fine dell'incontro vado a salutare la vicepreside la quale, conoscendo le mie insane passioni,  mi guarda dritta negli occhi e...."Che cosa hai fritto ????" .....Oddio! Voglio morì!.....e io... "ehm...Chiacchiere"!
La figlia della mia amica era raffreddata!
  
CHIACCHIERE
senza glutine
220gr di farina senza glutine (io B.aglut)
1 uovo
25gr di burro
un cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale
scorza di arancia
mezzo bicchiere di limoncello
olio di semi di arachidi per friggere
zucchero a velo

Disponiamo la farina a fontana e facciamo un buco in mezzo in cui metteremo l' uovo, il burro ammorbidito a pezzetti, lo zucchero, il sale e la scorza di arancia grattugiata. Cominciamo ad impastare e aggiungiamo il limoncello fino ad ottenere un impasto sodo e non appiccicoso. Facciamo riposare l'impasto per mezz'ora, avvolto con della pellicola. Trascorso il tempo stendiamo l'impasto in una sfoglia  sottile; se abbiamo la macchina per la pasta,  usiamo la sfogliatrice (io con la mia nonna papera l'ho tirata a n°7, che corrisponde a un paio di mm) altrimenti con il mattarello. Con una rotella tagliapasta tagliamo dei rettangoli  o delle strisce che annoderemo o diamo ai rettangoli la tipica forma delle chiacchiere incidendole al centro e facendoci passare uno dei lembi. Friggiamo subito per pochi minuti in olio caldissimo e scoliamo su carta assorbente. Quando le Chiacchiere si saranno raffreddate spolveriamole con zucchero a velo.

Rispetto alle Chiacchiere con glutine, queste hanno due piccoli inconvenienti ai quali dobbiamo fare attenzione:
  1. la pasta pur essendo abbastanza elastica non deve essere troppo sottile perchè altrimenti si spezza;
  2. la frittura deve essere fatta con attenzione perchè la pasta si colora subito e si rischia veramente di bruciare le Chiacchiere....basterà un minuto circa per lato.




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lunedì 28 gennaio 2013

Brrrr...brrrrr....Gelo...d'arancia! E tu mangi bio?


Ultimamente nella blogsfera si è parlato tanto di cose come la stagionalità, i prodotti biologici, l'educazione alla buona e sana tavola, i prodotti a Km 0...Tutte cose che dove sono cresciuta si VIVONO da sempre. Ho la fortuna di mangiare biologico...ma non perchè è di moda, semplicemente perchè è quello che ricevo in dono da amici e parenti, o che acquisto nella bottega vicino  casa e che proviene dalla campagna del padrone del negozio. Mangio di stagione perchè mio suocero ad aprile  raccoglie piselli e fave, a giugno  ciliegie e pere, a luglio i fiori di zucchina e zucca,  per tutta l'estate peperoni, melanzane, pomodori e zucchine, a novembre la zucca, a dicembre e a gennaio gli agrumi....Spesso ho il frigo talmente pieno delle stesse cose che devo inventarmi piatti sempre diversi per cercare di consumarli senza essere fustigata dai miei figli (per fortuna esistono le marmellate e i congelatori....a mali estremi...). Ma non per questo condanno chi non ha la mia stessa fortuna.... chi non può comprare biologico al supermercato perchè deve vivere con 1000 euro al mese (il biologico non lo regalano come fa mio suocero....), chi compra le melanzane a gennaio pechè ha voglia di una bella parmigiana o chi per mancanza di tempo è costretto a consumare cibi pronti o surgelati. Così come anche a me capita di comprare la pasta sfoglia pronta perchè è facile e veloce da cucinare o di farmi un bel panino piastrato wurstel e ketchup ( ed ora anatemi a go-go!). Nessuno è perfetto e la libertà di pensiero e azione (nel rispetto della diversità altrui) credo sia una delle più grandi e importanti conquiste dell'Uomo.

"Credi in ciò che dici, dici ciò che vivi, vivi ciò che ami.... e lascia cantare i passeri!"


E ora beccatevi questa ricetta presa direttamente dalla Cucina di Calycanthus fatta per smaltire una quintalata di arance super biologiche provenienti direttamente dalla campagna di  mio suocero!




 GELO D'ARANCIA

500ml di succo d'arancia
150gr di zucchero
40gr di amido di mais
6 fettine sottili di arancia 

per 6 monoporzioni 

Filtriamo il succo d'arancia e mescoliamolo allo zucchero, uniamo l'amido ben setacciato e mescoliamo ancora. Versiamo tutto in un puntolino e portiamo a bollore, mescolando con una frusta a mano, fino a che il succo non si addenserà, raggiungendo la consistenza simile alla crema pasticcera.
Mettiamo sul fondo di ogni stampo monoporzione (io ho usato quelli di alluminio da forno, ma quelli in silicone sono l'ideale, non fosse altro perchè si sformano senza difficoltà...) una fetta di arancia e versiamo il gelo finoa un paio di millimetri sotto l'orlo . Mettiamo in frigo per un paio d'ore ad addensare quindi sformiamo con delicatezza.

Il gelo ha una consistenza simile a un budino e devo dire che pur non amando particolarmente i dolci budinosi questa facilissima preparazione mi ha stupito molto per la freschezza e la delicatezza, per non parlare della quantità di vitamina C (e lo so.... sono fissata.... Un motivo ci sarà se non prendo mai un raffreddore....ahahah). Inoltre è una buona alternativa sia alla solita merenda, da offrire ai bimbi che la scambiano per un gelato, sia come fine pasto....quasi fosse una sorta di sorbetto (ovviamente con la stessa ricetta lo potete fare anche al limonese lo preferite!) digestivo.








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giovedì 24 gennaio 2013

Biscotti da the con frolla morbida di riso...perchè io valgo!

Uno dei post più popolari (tra le ricette dolci), più amati e soprattutto più approvati da chi legge questo blog è quello dei Biscotti da the con frolla morbida, pubblicato da me a giugno. Questi biscotti hanno riscosso notevole successo presso chiunque li abbia  fatti  seguendo la mia ricetta e lo dimostrano i commenti entusiasti lasciati sia sul blog che in messaggi privati....insomma una soddisfazione non da poco...
Però... c'è un però... sono biscotti fatti con farina 00. Embè?!?!? ..........Embè????Come embè????? Io sono celiacaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa per cui questi deliziosi biscottini li ho sempre fatti per gli altri, accontentandomi di sniffarli di nascosto...!!!!. Così mi sono detta: ora basta! Li devo fare senza glutine!!!!
Certo è più facile a dirlo che a farlo perchè la frolla di questi deliziosi biscottini ha una consistenza particolare...è morbida...! Comunque dopo varie prove di farine e cotture, vi presento ufficialmente la versione gluten free che sono certa non ha nulla da invidiare a quella di frumento se non un pò di colorito...ma almeno con la farina di riso ci guadagniamo in leggerezza! La farcitura è a cura della mia cara amica e collega Daniela e delle sua deliziosa marmellata di mandarini!


BISCOTTI DA THE
con frolla morbida di riso

per la frolla :
90gr di farina di riso
70gr di amido di mais
45gr di fecola di patate
50gr di burro
75gr di zucchero
1 uovo
un pizzico di sale
mezza bustina di lievito
aroma preferito (io zeste di limone)

per completare:
marmellata di mandarini di Daniela
zucchero a velo

Montiamo l' uovo con lo zucchero, quindi uniamo il burro ammorbidito a pezzetti. In una ciotola misceliamo e setacciamo le farine con il lievito, l'aroma e il sale e uniamola alla crema di uova, mescolando a velocità minima fino all'assorbimento di tutte le polveri. Il composto dovrà risultare compatto ma morbido.
Stendiamo la frolla con l'aiuto di un pò di farina (la tentazione di aggiungerne di ulteriore all'impasto è grande, ma voi resistete! Se la pasta dovesse risultare troppo morbida da stendere anche con la farina mettetela per un'ora a riposo in frigo), nello spessore di 3 millimetri e con un tagliabiscotti ricaviamo dei cerchietti di circa 3 cm (in forno gonfieranno molto). Inforniamo su teglia con carta forno a 190° per 5 minuti esatti e tiriamoli fuori ancora bianchi con i bordi lievemente colorati, senza spostarli dalla teglia prima di un paio di minuti.
Una volta raffreddati accoppiamoli, dopo averli spalmati con la marmellata. Completiamo i biscotti, con una spolverata di zucchero a velo.
Dimenticavo....il giorno dopo sono ancora più buoni!







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lunedì 21 gennaio 2013

Cake di mele integrale al profumo di anice, senza burro, senza olio, senza glutine!

Piaciuto lo scherzetto della confettura di rana????Ahahaha! Oggi niente scherzi ma solo un cake di mele delizioso, profumato e morbido, nonostante non contenga burro o olio.
Non solo... non contiene nemmeno glutine perchè ho usato un mix di due delle mie farine preferite, quella di grano saraceno e quella di mandorle. Per esaltare il profumo delle mele ho unito dell'anice e allo  zucchero raffinato ho preferito miele e zucchero di canna.
Insomma ho cercato di creare un cake  buono e anche sano, perchè il buon giorno si vede dal mattino....anche a colazione!

CAKE DI MELE INTEGRALE
al profumo di anice

200gr  di mele (pesate senza buccia e torsolo)
3 uova
100gr di zucchero di canna
60gr di miele
due cucchiai di Sambuca (o altro liquore all'anice)
mezza bustina di lievito
una decina di semi di anice stellato
140gr di farina di grano saraceno
140gr di farina di mandorle
un pizzico di sale

per la decorazione: mezza mela affettata sottilmente
un cucchiaio di Sambuca
un paio di cucchiai di zucchero
un cucchiaio d'acqua

per uno stampo 10x24

Grattugiamo le mele. Montiamo con il frullino elettrico le uova con lo zucchero e il miele, fino a renderli spumosi. Uniamo alla crema di uova le mele grattugiate, il sale, il liquore  e le farine miscelate con il lievito, a cucchiaiate, e mescolando delicatamente dal basso verso l'alto .
Versiamo l'impasto in uno stampo imburrato e infarinato e cuociamo in forno caldo a 180° per 15 minuti, poi abbassiamo a 160° e completiamo la cottura per almeno altri 15-20 minuti. La prova stecchino è d'obbligo.
Sforniamo e facciamo raffreddare su una gratella. 
 Prepariamo uno sciroppo con lo zucchero, l'acqua e il liquore, mettiamolo in una padellina e uniamo le fette di mele. Facciamo cuocere per 5-8 minuti, quindi spegniamo, lasciamo intiepidire e versiamolo sul cake . Completiamo con le fette di mela e qualche anice stellato.







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giovedì 17 gennaio 2013

Confettura di rana...o quasi... al limoncello per fare il pieno di vitamina C !

Quando la mia piccola Principessa Rock  ha visto questa  confettura ha esclamato: " Mamma hai fatto la marmellata di rane!?". Immaginatevi le risate di tutti... In effetti se fosse uscita fuori da un cartone animato non sarebbe potuta essere altro che quello: è verde, ha i puntini neri (che sono gli occhi delle rane a detta di mia figlia...) per cui...!
In realtà come avrete capito si tratta di una confettura fatta con un frutto che amo moltissimo, il kiwi.
Adoro il gusto un pò acidulo di questo frutto ricco di vitamina C e avendo ricevuto in dono  alcuni kiwi bio, frutto del giardino di un'amica di mia madre, ho pensato di farne una confettura, accompagnandoli per assonanza di gusto e proprietà al limone.
Ne è venuta fuori una confettura deliziosa per fare un pieno di vitamina C a colazione e a merenda, per dare sprint a uno yogurt bianco o spalmata semplicemente su una fetta di pane.


CONFETTURA DI KIWI
al limoncello

500gr di kiwi già sbucciati
uno spicchio di mela senza buccia
200gr di zucchero
il succo di mezzo limone
una striscia di buccia di limone
2 cucchiai di limoncello

Per un vasetto da 250gr circa

Mettiamo i kiwi tagliati a spicchi a bollire insieme allo spicchio di mela, al succo e alla buccia intera del mezzo limone e al limoncello. Facciamo andare per 10 minuti quindi uniamo lo zucchero, mescoliamo bene e facciamo bollire per altri 40 minuti, a fuoco medio. 
A questo punto possiamo frullare tutto con un minipimer a immersione (come ho fatto io) o estrarre la buccia di limone e lasciare la marmellata a pezzettoni. In ogni caso invasare la confettura appena spento il fuoco in un vasetto ben pulito, avvitare bene il coperchio e lasciare raffreddare a testa in giù.






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lunedì 14 gennaio 2013

Mini cake all'arancia vintage dal ricettario di Mariarosa!

Mariarosa Mariarosa
ogni cosa sai far tu
qui la vita è sempre rosa
solo quando ci sei tu!

Chi si ricorda questo jingle alzi la mano! Uno...due.. tre...cinque... quanti! Meno male che non sono l'unica vecchiarella tra noi! La ricordate anche voi, vero, Mariarosa la bimbetta con le treccine bionde e i fiocchetti rosa che andava al mercato, poi dalla gallinella e dalla mucca e in compagnia del suo cagnolino impastava e infornava tortine meravigliose, grazie all'uso di quel famoso lievito vanigliato?! Che bei ricordi, e soprattutto che bei tempi! Allora le pubblicità si chiamavano ancora caroselli e facevano viaggiare noi bimbi in mondi meravigliosi con la delicatezza e la gioia della fantasia, ben lontane dagli spot disincantati e strombazzanti in cui i nostri figli si perdono tragiocattoli megagalattici che si trasformano in qualunque cosa e scarpe col tacco 12 e le paillettes numero 25.
La storia di Mariarosa era contenuta in un ricettario che se non ricordo male, veniva regalato dall'azienda ai suoi consumatori, per cui non c'era casalinga che non ne possedeva una copia e che non cercasse di sfornare le meraviglie di Mariarosa contenute nel libretto ( della serie "se lo fa una bimbetta perchè non io?"). La prima pagina del libretto recitava così:

" Gentile Signora, in questo secolo di sorprendenti prodigi le nostre abitudini si sono troppo discostate dalle sane e patriarcali usanze familiari..." Era l'ultimo scampolo degli anni Sessanta e il signor Antonio Bertolini con queste parole invitava le casalinghe italiane a ritornare all'uso "...di cibi genuini, semplici e naturali, preparati secondo la tradizionale cucina casalinga".





 Oggi ho scelto per voi la ricetta della Torta all'arancia, trasformata in piccole tortine completate da una glassa semplicissima. Perchè proprio questa? Perchè la pagina che la ritrae era sporca di schizzi e mi ricordava di quanto l'avessi amata da bambina.



 TORTA ALL'ARANCIA
(mini cake all'arancia)

300gr di farina 00 (io farina senza glutine)
250gr di zucchero
75gr di burro
tre uova
due arance
un cucchiaio di latte
una bustina di lievito

per la glassa: zucchero a velo e succo d'arancia.
 per 12 mini cake

Mescoliamo, in una terrina, lo zucchero con i tuorli e la buccia grattuggiata delle arance (io ho montato le uova intere e poi ho aggiunto la scorza). Aggiungiamo il succo, la farina, il burro fuso tiepido, un cucchiaio di  latte e le chiare montate a neve, mescolare bene il tutto per 10 minuti quindi unire il lievito ( io ho aggiunto il succo, il burro fuso, il latte, ho mescolato, quindi ho unito la farina miscelata al lievito, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto). Versiamo in una tortiera imburrata ( io nello stampo da muffins con pirottini di carta) e passare in forno APPENA ACCESO per 30 minuti a temperatura moderata.( Dopo essermi ripresa dal coccolone del forno appena acceso, ho infornato a 180° in forno caldo per 20 minuti circa, prova stecchino sempre!).
Per la glassa ho unito a 6 cucchiai di zucchero a velo del succo d'arancia goccia a goccia, a occhio, fino a ottenere la consistenza giusta.












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