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martedì 30 novembre 2010

Biscotti di frolla montata

Questi biscotti sono veramente squisiti e veloci da fare : quest'estate ne ho fatti a chilate per ogni occasione! I miei figli li adorano e chiunque li abbia assaggiati ha dovuto constatarne la bontà assoluta...Sono friabili e si possono conservare ben chiusi anche per una decina di giorni. Possono quindi rappresentare una bella idea natalizia da regalare:  potete sbizzarrirvi nella decorazione come meglio credete o anche no...nel senso che chi non ha tempo o voglia li può semplicemente cospargere di zucchero a velo, tanto sono buoni. Io ho usato questo impasto anche con la sparabiscotti e non mi ha minimamente deluso. Anzi vi dirò di più...li ho fatti anche gluten free modificando qualcosina... che altro dirvi se non.... fateli!







BISCOTTI DI FROLLA MONTATA di Monny61

225gr di farina 00 (225gr di  farina B-aglut)
150gr di burro morbido (150ml di olio di semi di mais)
75gr di zucchero
un uovo grosso oppure uno normale + due cucchiai di latte
un cucchiaino di lievito
aromi (scorza di limone o vanillina o un cucchiaino di rhum)

per decorare:
zucchero a velo, cioccolato fondente, o bianco, granella di nocciole o di pistacchi, marmellata




con la sparabiscotti
Montiamo a crema il burro con lo zucchero per almeno 5 minuti, con la frusta elettrica, quindi uniamo l'uovo e continuiamo a montare e infine l'aroma che abbiamo scelto. Misceliamo la farina con il lievito e la uniamo un pò alla volta al composto, mescolando con un cucchiaio di legno, dal basso verso l'alto.
Per la versione gluten free si procede diversamente: frulliamo l'uovo, l'olio e gli aromi, fino ad ottenere una crema soda, poi uniamo la farina e il lievito come indicato  per la ricetta con glutine.

versione glutenfree
Una volta pronta la nostra frolla, la mettiamo a cucchiaiate in un sac à poche o in una siringa per dolci o in una sparabiscotti e diamo sfogo al nostro estro creativo, formando i nostri biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e inforniamo a 240° per un paio di minuti , poi abbassiamo a 200° e completiamo la cottura per altri 10 minuti, vigilando sempre perchè non si colorino troppo.
Facciamo raffreddare bene prima di spostarli dalla teglia, perchè appena usciti dal forno sono fragilissimi.
Una volta freddi possiamo decorarli con semplice zucchero a velo, o con cioccolato fuso a bagnomaria, o ancora con granella di nocciole o di pistacchio: date libero sfogo alla vostra golosità!




lunedì 29 novembre 2010

Non è Natale senza zeppole!

Da ieri siamo entrati nel tempo di Avvento, ovvero l'inizio di un nuovo anno liturgico per i credenti e l'annuncio che manca proprio poco al Natale, per tutto il resto del mondo.
Ogni posto, ogni città, ogni cultura ha il suo modo di prepararsi  al Natale...chi prega, chi compra, chi progetta una vacanza, chi cucina...chi semplicemente lo aspetta come il momento più bello dell'anno perchè spera che la nascita di un piccolo Bimbo  possa ancora significare speranza di cambiamento nel cuore degli uomini.
Per me il Natale, da qualche anno a questa parte, è diventato soprattutto ricordo, il ricordo dei Natali passati da bambina, quando ancora  attendevo Babbo Natale con trepidazione, quando l'unico panettone era quello con i canditi e l'uvetta, quando si aspettava la Vigilia della festa per mangiare tante cose buone e giocare a tombola. Un ricordo tra tanti mi ritorna in mente ogni anno in questo periodo, quando si comincia già a pensare al cenone di Natale...
E' il pomeriggio della Vigilia e le donne della famiglia sono tutte intente a cucinare per il cenone. Bussano alla porta : è mia nonna. Finalmente è arrivata. L'aspettavo. La nonna prende la ciotola più grande che abbiamo in casa e poi farina, acqua, lievito, sale...cose semplici come lo era lei.
Inizia la magia dell'impasto: le sue mani cominciano a muoversi vigorosamente dentro la ciotola, tra l'acqua e la farina, per domare quella pasta ribelle e appiccicosa . E poi dopo il riposo la pasta gonfia, gonfia fino a diventare   il doppio, il triplo...E nonna frigge nell'olio caldo le zeppole dorate e le tuffa nello zucchero. Che profumo...e che sapore di festa, una festa che purtroppo non è più la stessa...senza di lei.




ZEPPOLE DI NATALE

500gr di farina 00
400ml di acqua tiepida (nella tradizione l'acqua non è misurata...è q.b. ma la dose che ho calcolato facendole è questa)
12 gr di lievito di birra
2 cucchiaini di sale 
un cucchiaino di miele o zucchero
olio per la frittura (io uso quello di mais)

zucchero semolato, uva passa (per la versione dolce)
 alici sott'olio (per la versione salata)



Versiamo l'acqua in un bicchiere graduato e sciogliamoci dentro il lievito con il miele, mescolando bene.
Mettiamo la farina in una ciotola capiente e versiamo l'acqua a filo, impastando bene con le mani e lavorando vigorosamente  la pasta. A metà dell'acqua uniamo il sale. Finiamo di impastare e sigilliamo la ciotola con del cellophane e volendo anche una bella coperta di lana (...il caldo non è mai troppo in questi casi!).

pasta lievitata
Facciamo lievitare per circa 2 ore e mezzo, quindi friggiamo la pastella a cucchiaiate ( magari aiutandoci con due cucchiai) tuffandola nell'olio bollente, girando le zeppole quando risalgono a galla. 
Vi consiglio di prendere poca pastella alla volta perchè l'impasto gonfia molto in cottura, quindi si corre il rischio che non si cuociano bene all'interno. Quando diventeranno di un bel colore dorato sono pronte! Non ci resta che cospargerle di zucchero e gustarle caldissime e croccanti.

Tradizione vuole che alla pastella si unisca qualche pugno di uvetta (precedentemente ammollata in acqua) prima di friggerla...ma devo dire che io la preferisco semplice.

Per la versione salata, usata solitamente come accompagnamento dell'aperitivo, basta sostituire all'uvetta  delle alici sott'olio a pezzetti e poi friggere.







con questa ricetta partecipo al contest Sapore di ricordi di Meggy .




e al contest di Pasticci & Pastrocchi.




sabato 27 novembre 2010

Penne BB

Immagino già a cosa vi fanno pensare le lettere BB...magari alle iniziali di Brigitte Bardot...sbaglio? Quindi vi state già immaginando una bella pasta fascinosa e ricercata, con ingredienti francesi magari.... Bhe...allora rimarrete delusi. BB ovvero Besciamella e...broccoli...sshhhhhhhhhhhhhh! Quella parola a casa mia non si può nominare! Come quale parola? Broccoli! Si...insomma è ritenuta una specie di parola innominabile, specie dalle 12,30 alle 14,00...o anche dalle 20,00 alle 21,00 (ma raramente!). E' una parola che fa scappare via la mia figlia più piccola... e che trasforma il mio figlio maggiore in una specie di cane da tartufo: appena apre la porta di casa (anzi già dalle scale comuni) tornando da scuola le sue parole sono "NOOOOOOOOOOOOOOO, mamma! Broccoli!", perchè sa che comunque è obbligato a mangiarli. Quindi ieri , presa da un'improvviso spirito missionario, mi sono detta...Ma ci sarà un modo per riabilitare sti poveri broccoli, di renderli un pò meno odiosi?
E così pensa qui e pensa lì sono nate queste :






PENNE BROCCOLI E BESCIAMELLA

per la besciamella:
mezzo cucchiaio di burro (circa 20-25gr)
un cucchiaio di fecola di patate
250ml di latte
un cucchiaio di parmigiano

sale, noce moscata

400gr di broccoli (i miei erano senza foglie)
olio, aglio e sale

280gr di penne rigate


Puliamo e laviamo bene i broccoli, li dividiamo in cimette e li mettiamo a cuocere in una padella antiaderente col coperchio unendo mezzo bicchiere d'acqua. Per la cottura ci vorranno circa 20 minuti, ma ricordiamoci di controllare che non rimangano mai asciutti. 

Nel frattempo prepariamo la besciamella: in un pentolino dal fondo spesso facciamo fondere il burro e uniamo la fecola setacciata, amalgamando bene, quindi aggiungiamo il latte e facciamo addensare girando di continuo con un cucchiaio di legno. Saliamo e quando la salsa avrà raggiunto la consistenza giusta, spegniamo e uniamo un cucchiaio di parmigiano e la noce moscata .

Controlliamo i broccoli che saranno quasi cotti, saliamoli e versiamo un paio di cucchiai di olio, finendo la cottura senza coperchio.
Cuociamo la pasta  e dopo averla ben scolata la uniamo in padella ai broccoli, versiamo anche la besciamella e mescoliamo bene il tutto per farli amalgamare. Serviamo caldissima.
Esperimento riuscito!





Con questa ricetta  partecipo al contest di PomodoRosso.

venerdì 26 novembre 2010

Girelle di pancarrè

Ancora un'idea facile e veloce per i vostri antipasti natalizi, spuntini informali, buffet divertenti. Queste girelline sono molto carine e coreografiche e vi faranno fare anche una bella figura con i vostri ospiti, presentando in maniera diversa le solite tartine con affettati o con quello che più vi piace. Le alternative per il ripieno sono infatti infinite, a voi la scelta e largo alla fantasia!




GIRELLE DI PANCARRE'


Un pacco di pane al latte per tramezzini
una confezione di formaggio cremoso da spalmare
100gr di prosciutto cotto o salame 
un pacco di sottilette






Prendiamo due fette di pane rettangolari e le sistemiamo una accanto all'altra, sovrapponendole  leggermente lungo il lato più lungo, quindi passiamoci sopra il mattarello per assottigliare il pane e nello stesso tempo incollare i due lembi sovrapposti. 

la poesia in un pomodoro
Spalmiamo sul pane il formaggio e poi disponiamo uno strato di salumi e uno di sottilette, quindi arrotoliamo ben stretto e avvolgiamo strettamente il nostro salsicciotto con del cellophane.

Mettiamo in frigo per due ore e poi tagliamolo a fette di mezzo centimetro.
Se abbiamo tempo e vogliamo anticipare la preparazione possiamo metterlo in freezer e congelarlo, poichè si mantiene perfettamente.

Idea decorazione: un piccolo pomodoro potrà diventare una rosellina, basterà tagliarne la buccia facendo attenzione a non romperla, ricavando una striscia alta un cm circa, quindi riavvolgerla su se stessa creando la rosa.


giovedì 25 novembre 2010

I Muffin mirtilli e limone di Nigella

Oggi sono andata a trovare mia cognata e la mia bellissima nipotina. E' scontato dirlo...se è vero che ogni scarrafone ...eppure io lo dico lo stesso: la mia nipotina è bellissima, un bellissimo batuffolone rosa di 8 mesi con gli occhi del colore del cielo di primavera, quando il sole comincia a fare capolino e le nuvole dormono in attesa dell'autunno.
Allora in attesa che anche lei possa assaggiare i miei dolcini, ho fatto per la mia cognatina dei muffins al mirtillo rosso e limone, inaugurando finalmente il  libro di Nigella Lawson che avevo comprato qualche settimana fa. 
I muffin sono morbidi e sprigionano un aroma di limone che delizia l'olfatto e il palato! 





MUFFIN AI MIRTILLI E LIMONE

60gr di burro
200gr di farina
2 cucchiaini di lievito
150gr di zucchero
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale
120ml di latte circa
1 uovo grande
succo e scorza di un limone
150 gr di lamponi secchi o freschi

per 12 muffin






Facciamo fondere il burro e lo lasciamo a raffreddare. Mettiamo a mollo i lamponi secchi in una ciotolina con acqua tiepida. In una ciotola mescoliamo tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, bicarbonato, sale, zucchero e la scorza del limone grattuggiata. 

un uovo con due tuorli gemelli!






Versiamo il succo del limone in una caraffa graduata e poi aggiungiamo tanto latte da arrivare a 200ml, quindi uniamo il burro fuso, l'uovo e mescoliamo vigorosamente il tutto. 



Versiamo i liquidi nel mix degli ingredienti asciutti e mescoliamo bene, quindi uniamo i lamponi ben strizzati e infarinati (piccolo trucco per evitare che si depositino tutti nella base dei muffin durante la cottura...). Versiamo l'impasto nello stampo da muffin foderato con i pirottini di carta e inforniamo a 200° per 20-25 minuti.









Con questa ricetta partecipo al contest Everybody loves muffins di Mode meets  Muffins.


EVERYBODY LOVES MUFFINS

mercoledì 24 novembre 2010

Spighe al pesto di...spinaci!

Ma quanto è difficile fare mangiare le verdure ai bambini??? Alla mia piccolina in particolare: tutto ciò che è verde per lei non è buono...meno male che con gli altri colori non ha litigato! Tutto...tranne due cose: adora l'insalata con tanto aceto e poi adora il pesto. Così approfitto di queste debolezze per farle mangiare un pò di verdure "nascoste". Oggi quindi ho fatto per la prima volta questo pesto alternativo fatto con le foglie di spinaci e per invogliarla ancora di più all'assaggio ho scelto una pasta nuova, con una forma che la potesse incuriosire, delle spighe. Devo dire che il piatto ha avuto  successo sia con la piccola che con i grandi per cui dopo il pranzo mi sono precipitata a farne dell'altro destinandolo alla congelazione in piccoli vasetti (quelli degli omogenizzati sono ottimi).Gli spinaci quindi come ottima alternativa al basilico fresco, sperando di non fare arrabbiare troppo qualche genovese purista...



SPIGHE AL PESTO DI SPINACI

per il pesto: 
250 gr di spinaci crudi
uno spicchio d'aglio
20 gr di pinoli
olio q.b.
formaggio parmigiano

280 gr di spighe

per 4 persone e mezza


Frulliamo con un mixer gli spinaci, l'aglio, i pinoli e l'olio versandolo a filo, fino ad ottenere la densità che più ci piace. A me piace piuttosto liquido. Il formaggio invece lo metto a tavola, in maniera che ogni commensale possa metterne la quantità che desidera.

Cuociamo la pasta, la scoliamo bene e la condiamo con abbondante pesto. Veloce, facile e sano! Alla prossima.









martedì 23 novembre 2010

Anti-peritivo dell'ultimo minuto: girelle di sfoglia

Vi è mai capitato di avere ospiti all'improvviso e di cercare di prendere tempo per riordinare le idee preparando un aperitivo veloce? O di avere a cena un numero spropositato di persone e decidere per un antipasto poco impegnativo ma che faccia la sua bella figura? Beh, questo è uno dei miei, è il mio anti-peritivo ovvero un pass-partout che può essere l'uno e l'altro e anche di più ( è il  finger food  preferito alle festicciole dei miei figli, dopo le pizzette ovviamente!). Quindi ve lo propongo in vista delle imminenti feste natalizie o per un aperitivo goloso improvvisato per amici inattesi.




ROSELLINE DI SFOGLIA

un rotolo di pasta sfoglia da frigo (circa 280 gr)
concentrato di pomodoro
due cucchiai di parmigiano grattuggiato
sale, origano
100 gr di salame 




Srotoliamo la sfoglia e dividiamola in due rettangoli uguali e spennelliamo i bordi con poca acqua. Nel primo rettangolo spalmiamo il concentrato di pomodoro e spolverizziamo col formaggio, quindi aggiungiamo un pizzico di sale e di origano. Il secondo rettangolo lo guarniamo semplicemente con fettine di salame.Inutile dire che il ripieno lo potete variare a vostro gusto dando sfogo alla vostra fantasia.


Arrotoliamo la sfoglia guarnita  e sigilliamo  premendo bene la parte spennellata con l'acqua. Facciamo la stessa cosa con la sfoglia al salame.
Tagliamo  i due salsicciotti a fette spesse mezzo centimetro e inforniamo su carta da forno a 200° per 10-12 minuti. Serviamo subito. 





Con questa ricetta partecipo al contest di PomodoRosso

ciambelline a colazione

Un problema non si conosce mai veramente fino a che non ci tocca...e  questo è un fatto,  come è un fatto che mangiare qualcosa di decente quando si ha un'intolleranza alimentare è veramente difficile. 
Quindi quando riesco a trovare una ricetta facile e gustosa anche per chi come me ha un problema di intolleranza, la condivido volentieri. 
Queste ciambelline in particolare hanno il pregio di essere molto versatili quindi si sposano bene con la farina senza glutine. Sono di una sofficità e di una squisitezza unica e io da quando le ho fatte per la prima volta le ho adottate a vita nel mio repertorio gluten free e non solo. La ricetta originale è di Nightfairy: io l'ho modificata e adattata al mio gusto e alle mie esigenze.





CIAMBELLINE PARADISO 


200 g. di burro (o la stessa quantità di margarina vegetale se siete intolleranti al lattosio)
150 g. di zucchero

125 g. di farina 00 (nella versione senza glutine io uso la B-Aglut)

125 g. di fecola

4 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 bustina di vanillina


per quelle al cacao: aggiungere all'impasto due cucchiai di cacao

per 24 ciambelline



Montiamo a crema il burro con lo zucchero e aggiungiamo poco alla volta le uova , continuando a montare.
Misceliamo la farina con la fecola, il lievito e la vanillina e  aggiungiamo la miscela  poco alla volta all'impasto, continuando a montare.
Versiamo il composto negli appositi stampini a ciambella (se di silicone direttamente, se abbiamo quelli antiaderenti imburriamoli prima) aiutandoci con un sac à poche. Riempiamo gli stampi per non più della metà perchè l'impasto in cottura si gonfierà molto.Cuociamo a 180° per 10 minuti. Ricordiamoci di farle ben raffreddare prima di toglierle dallo stampino, altrimenti rischiamo di romperle (lo so che la curiosità di vedere come sono venute è grande...!). Una volta fredde, spolveriamo con 
zucchero a velo.


domenica 21 novembre 2010

Cioccolatini ripieni con amaretto e caramello al caffè

Fare i cioccolatini è una cosa che mi ha sempre affascinato, perché ti permette di racchiudere in un piccolo gioiello i sapori più diversi e donare a chi lo assapora un attimo di piacere puro. Quindi quando ho visto gli stampini in silicone nel mio negozio preferito (...è incredibile ma vero...non vende abiti o scarpe!) non ho resistito alla tentazione di farli miei! Poverina la commessa...me ne ha fatti vedere una ventina: troppo grande, ci vorrebbe un chilo di cioccolato per riempirlo...troppo piccolo, e lo spazio del ripieno?...no niente soggetti specifici....fino a che... eccolo! Ho trovato quello perfetto per me, classico ma non troppo, piccolo ma non troppo, insomma come lo volevo. 




CIOCCOLATINI RIPIENI CON AMARETTO E CARAMELLO AL CAFFE'
 

100 gr di ciocco fondente (al 70% di cacao)

6 amaretti morbidi

salsa di caramello al caffè (va bene anche quello classico)

rhum


per 12 cioccolatini


Premetto che io non ho un termometro per il cioccolato, arma essenziale per temperare il cioccolato, quindi ho usato un altro metodo, più semplice del temperaggio classico e che  richiede solo un buon occhio che si acquisisce con l'esperienza.
Sciogliamo la metà del cioccolato a bagnomaria. Quando si è ben sciolto, lo togliamo dal calore e  uniamo il rimanente cioccolato mescolando bene con un cucchiaio di legno, perchè si sciolga col solo calore di quello già fuso .
Pennelliamo di cioccolato  le formine una prima volta e le mettiamo in freezer per pochi minuti,  a solidificare, quindi ripetiamo una seconda volta l'operazione.
Mentre le formine sono in freezer, sbricioliamo gli amaretti morbidi e li  inumidiamo con pochissimo rhum. 

Mettiamo in ogni stampino un cucchiaino di caramello al caffè e un pò di amaretti sbriciolati e pressiamo bene quindi  spennelliamo una prima volta la chiusura con il cioccolato.
Mettiamo in freezer alcuni minuti e poi  rispennelliamo una seconda volta e rimettiamo in freezer a solidificare bene per 15 minuti.
Trascorso il tempo indicato li sformiamo con molta attenzione e li sistemiamo negli appositi pirottini di carta.




Con questa ricetta partecipo al contest per il calendario di Ammodomio.





sabato 20 novembre 2010

Malloreddus con sugo express

Qualche giorno fa ho comprato per la prima volta i malloreddus (o gnocchetti sardi ) freschi. Certo una calabrese  che ama gli gnocchi sardi sa un po' di barzelletta, ma devo dire che a me piacciono molto e quelli secchi li uso spesso e volentieri nella zuppa di fagioli borlotti. Ma oggi non avevo proprio voglia di impiegarli in una zuppa. Oggi è sabato e il sabato in casa mia è un giorno speciale perché siamo tutti a casa, o quasi, quindi anche il pranzo, lungi dalla fretta settimanale in cui si mangia e si torna alle proprie occupazioni, diventa un momento da godersi insieme.
Così mi sono inventata un sughetto con quello che avevo nel frigo per gustare i malloredus in maniera diversa e devo dire che è venuto fuori un piatto veramente saporito, tanto che il mio maritino non ha fatto che mugolare ad ogni boccone.





MALLOREDDUS CON SUGO EXPRESS

per il sugo
una melanzana 
un peperone rosso o verde
6 pomodori maturi piccoli
mezza cipolla
una carota
sale e prezzemolo tritato
peperoncino
4 cucchiai di olio EVO
2 cucchiai di vino bianco

350 gr di malloreddus

per 4 persone e mezza (ovvero il mio piccolo topolino)



Puliamo tutti gli ortaggi e tagliamoli a dadini:  il peperone, i pomodori ( a cui volendo possiamo togliere la buccia dopo averli sbollentati), la carota, la cipolla; la melanzana la tagliamo senza sbucciarla.























Versiamo in un tegame l'olio e appena si è scaldato uniamo la cipolla, la facciamo appena imbiondire e uniamo il peperone e la carota. Facciamo cuocere a fuoco vivace, mescolando con un cucchiaio di legno, fino a che gli  ortaggi non si saranno abbrustoliti e sfumiamo col vino bianco, quindi saliamo e uniamo il peperoncino.Quando il vino si sarà consumato, uniamo i cubetti di pomodori regoliamo di sale e facciamo cuocere, abbassando un po' il fuoco.

Intanto mettiamo a bollire l'acqua per la pasta. I malloreddus cuociono in 6-7 minuti.
Facciamo cuocere il nostro sughetto ancora una decina di minuti e spegniamo.
Quando la pasta sarà cotta scoliamola bene e la condiamo col sugo direttamente nel tegame, spolveriamo col prezzemolo tritato e serviamo.










venerdì 19 novembre 2010

Involtini di pesce spada (...e non solo!) ai profumi mediterranei


La cosa più singolare dei gusti culinari di mio marito è che non mangiava il pesce. Anzi a dire il vero, lo infastidiva persino il profumo che emana da cucinato (...fosse stato solo da crudo, come dargli torto?). Cosa c'è di singolare, vi starete chiedendo, tanta gente non mangia il pesce! E questo è vero; diventa singolare quando si è nati e cresciuti in un piccolo paese della Calabria, che si erge letteralmente sul mare e la cui economia peculiare si basa prevalentemente sulla pesca (dai ristoranti alle attività commerciali). 
Quando ci siamo fidanzati, visto che in casa mia invece il pesce si mangiava, è stato costretto (per non fare dispiacere alla sua futura suocera ihihih...) a resistere alla tentazione di scappare via dalla cucina e ad assaggiare almeno una volta questi involtini. Miracolo! Se li è spazzolati in un batter d'occhio! 
In realtà il mio piccolo segreto sta nella salsina di accompagnamento che da noi chiamiamo sarmurigghiu   e che conferisce al pesce freschezza e sapore. Il sarmurigghiu è una salsina molto antica che in tempi ormai lontani si faceva usando persino l'acqua di mare (se ci provassimo oggi rischieremmo forse un gran mal di pancia!). Essa è  tanto semplice quanto particolare, perché bisogna dosare bene le spezie e gli aromi, affinché si raggiunga un equilibrio che esalti il sapore del pesce fresco, senza coprirlo troppo. 
Il pesce che uso generalmente è lo spada, affettato sottilmente. D'inverno, quando lo spada non si pesca, li faccio con il pesce sciabola (o spatola ) il cui sapore non ha nulla da invidiare a quello del più blasonato cugino. Se non lo trovate potete usare anche altri tipi di pesce a trancio che si possano affettare.


 INVOLTINI DI PESCE SPADA AI PROFUMI MEDITERRANEI

1 kg di filetti di pesce sciabola o mezzo chilo di carpaccio di spada
50 gr di formaggio parmigiano grattugiato 
un panino raffermo 
olio EVO (extravergine d'oliva)
aglio, prezzemolo, pepe nero, sale 
qualche cappero dissalato o sott’aceto
per il sarmurigghiu: il succo di un limone, olio EVO, prezzemolo tritato, aglio, origano, pepe nero, sale
per 15-18 involtini



Prepariamo la salsina in anticipo: questo è uno dei segreti per la sua riuscita. Infatti gli ingredienti devono avere il tempo di amalgamarsi tra di loro e di aromatizzare l'emulsione. Tritiamo finemente l'aglio e il prezzemolo, uniamo il sale, il pepe, l'origano, il succo di limone e l'olio. Con una forchetta emulsioniamo vigorosamente, in modo che l'olio e il limone si fondano in un unico liquido, e lasciamo a riposare fuori dal frigo.
Frulliamo insieme nel mixer il panino, il prezzemolo, l’aglio, i capperi. Uniamo il formaggio, sale e pepe e qualche cucchiaio di olio e mescoliamo bene con le mani: deve risultare un composto appiccicoso, se è asciutto aggiungiamo un cucchiaio di acqua.


Prepariamo gli involtini, mettendo un cucchiaio di composto al centro della fetta e schiacciando bene con la mano per farlo aderire meglio, quindi arrotoliamolo su se stesso e fermiamo con uno stecchino. All’esterno di ogni involtino facciamo aderire ancora un pò di mollica che conferirà in cottura croccantezza.  Cuociamo su una piastra o su una padella  rovente, coperta da un foglio di carta forno.


Impiattiamo i nostri involtini, condendoli con un paio di cucchiai di sarmurigghiu e serviamo subito.




Con questa ricetta partecipo al contest di Semi di Papavero e Lagostina.

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e anche a Pesca in Sicilia